Sono iniziati oggi – a meno di una settimana dall’avvio del campionato di Serie B – i lavori per adeguare lo Stadio Sinigaglia ai dettami del campionato cadetto: le ruspe sono partite con le prime demolizioni nell’area davanti al cancello principale, ma in mattinata gli operai stavano lavorando anche all’ingresso all’angolo tra viale Masia e via Sinigaglia.
L’obiettivo della società è rendere lo stadio agibile per la serie B a partire dal 22 settembre. <Un obiettivo non facile – ammette Flavio Foti, vicepresidente del Calcio Como – ma concreto, e che contiamo di poter raggiungere>. I lavori servono principalemente all’installazione di tornelli e aree di prefiltraggio nella zona (con una recinzione che andrà da via Corridoni fino al lago in occasione delle partite). Fino a che lo stadio comasco non sarà aggiornato, gli azzurri giocheranno a Novara. L’esilio dovrebbe durare per una, massimo due partite casalinghe.
<Oggi sono iniziati i lavori di preparazione e demolizione – spiega ancora Foti – poi si passerà alle predisposizioni per accogliere i tornelli e gli impianti, ad esempio la videosorveglianza>.
L’unica incognita riguarda la fornitura delle recinzioni metalliche: il Calcio Como attende infatti dai produttori conferme su disponibilità e tempi di consegna. Operazioni che vanno accelerate, poiché molte aziende hanno riaperto solamente oggi dalla pausa estiva. Le cifre dell’intervento potranno essere calcolate con precisione a opera finita, ma aggiornate lo Stadio Sinigaglia dovrebbe costare tra i 200mila e i 300mila euro.