Da una parte, il comitato “no al pedaggio”, che raccoglie trenta sindaci e amministratori locali e chiede a Regione e Ministero dei Trasporti la gratuità della tangenziale di Como anche dopo la fine di Expo.
Dall’altra, il governatore regionale Roberto Maroni che, interpellato sulla questione, ha risposto in modo piuttosto deciso: <Le delibere sono del Cipe e le tariffe vengono fissate dal governo. Se i sindaci sono contrari, paghino loro il pedaggio ai cittadini>.
Da che parte stanno i consiglieri regionali comaschi? Alessandro Fermi (Forza Italia) e Daniela Maroni (lista Maroni presidente) si schierano col governatore. Dario Bianchi (Lega Nord), Francesco Dotti (Fratelli d’Italia) e Luca Gaffuri (PD) sembrano invece condividere le ragioni del comitato.
<Il “paghino i sindaci” di Maroni era una provocazione – premette il consigliere sottosegretario Alessandro Fermi – però, i sindaci del comitato, in primis Mario Lucini, sanno benissimo che le tariffe fanno parte del piano finanziario che ha permesso la realizzazione del sistema pedemontano. Quindi non vorrei scadessero nel populismo. Immaginare una tangenziale gratuita è utopistico. Diverso è prevedere delle agevolazioni per i residenti dei comuni attraversati dalla tangenziale e per i pendolari. E ci stiamo lavorando da tempo, indipendentemente dal comitato. Attorno a metà ottobre – conclude Fermi – faremo a Como un incontro pubblico con il governatore Maroni, nel quale spiegheremo chi e quanto pagherà>. <La Regione – aggiunge Daniela Maroni – ha già garantito la gratuità per tutto Expo, non ha la bacchetta magica, quindi la posizione dei sindaci a tratti mi sembra pretestuosa. Stiamo lavorando per ipotizzare agevolazioni per i pendolari>.
Più vicino al comitato, come detto, Bianchi, Gaffuri e Dotti. <Sarebbe comprensibile chiedere un pedaggio agli automobilisti solo se il secondo lotto della tangenziale fosse finanziato, altrimenti, i nostri soldi serviranno per sostenere la gratuità e la costruzione delle autostrade e dei raccordi del Mezzogiorno – dice il consigliere della Lega Nord Dario Bianchi – certo è che l’esenzione del pagamento non deve essere a carico della Regione. Non vorrei che il governatore Maroni pensasse che i sindaci del territorio abbiano chiesto soldi al Pirellone: presenterò personalmente la proposta del comitato al presidente, che sono sicuro capirà. Regione Lombardia deve mediare per mettere d’accordo Pedemontana e Autostrade per l’Italia>.
Francesco Dotti, esponente di Fratelli d’Italia, ribadisce di essere sempre stato contrario al pagamento del pedaggio. <Non esiste una città in Italia in cui si paga la tangenziale – sostiene infine Luca Gaffuri, del Partito Democratico – Credo che la soluzione proposta da Lucini, con un bilanciamento tra i pedaggi di Pedemontana e A9 sia percorribile>. Gaffuri avanza anche dubbi sulla funzionalità del sistema di pedaggio “free-flow” previsto per la tangenziale, senza caselli fisici.