Vale mezzo caffè per abitante, 55 centesimi di euro per l’esattezza, il contributo dato dalla città di Como alla lotta contro l’evasione fiscale. Il ministero dell’Interno ha pubblicato le somme accreditate ai Comuni italiani che, tramite segnalazioni qualificate inviate all’Agenzia delle entrate e alla guardia di finanza, hanno dato una mano allo Stato a scovare gli evasori che risiedono sul proprio territorio. Secondo il periodico d’informazione di Reggio Emilia Zon@civica, rapportando l’incasso al numero degli abitanti, i tre capoluoghi di provincia più virtuosi sono stati Bergamo (con 9,91 euro pro capite), Reggio Emilia (4,19 euro) e Rimini (3,39 euro).
Dal recupero dell’evasione fiscale Como ha ottenuto dal ministero dell’Interno 46.575 euro, pari – come detto – a 55 centesimi per abitante. Varese è ferma a 11 centesimi di euro pro capite mentre Lecco ha incassato 3,31 euro.
In termini assoluti, la città che ha recuperato la somma più consistente è stata Milano con 2.138.000 euro incassati, pari a 1,60 euro per abitante.
Su 118 capoluoghi di provincia sono 62 quelli che hanno contribuito al recupero dell’evasione fiscale nel 2014 e che quindi hanno ottenuto denaro dal ministero dell’Interno. Sono state invece 56 le realtà che non hanno dato alcun aiuto contro l’evasione, incassando dunque zero euro.