Più controlli alle frontiere da una parte e dall’altra del confine. Dopo i tragici fatti di Parigi e l’immediata richiesta da parte del ministro dell’interno, Angelino Alfano, di rafforzare in Italia i controlli anche in Svizzera si alza il livello di attenzione e la sorveglianza sarà intensificata. In prima linea nella vicina Confederazione le guardie di confine. Secondo il comandante – come piega oggi il Corriere del Ticino – serve altro personale almeno 300 agenti in più.
Evidentemente la questione sicurezza riguarda anche il vicino Canton Ticino. I controlli potranno essere sia visibili, con appostamenti di polizia o qualche guardia di confine in più ai valichi, sia invisibili.
Verifiche accurate verranno predisposte inoltre sui treni, dove interverrà anche la polizia ferroviaria.
Ben più intensi si stanno già facendo i controlli al confine con la Francia, ieri mattina in particolare si sono registrate lunghe code al valico ginevrino di Bardonnex.
Bisognerà capire se le misure introdotte (che al momento sembrano sufficienti) reggeranno per il Giubileo che si aprirà a Roma il prossimo 8 dicembre.
Da questa parte del confine il Questore di Como, Michelangelo Barbato – a poche ore dagli attacchi terroristici in Francia – aveva chiarito “Siamo in allerta massima abbiamo alzato la soglia di attenzione e mobilitato tutti gli effettivi disponibili”. Rinforzate anche le pattuglie di retrovalico. Insomma il lavoro delle forze dell’ordine lariane e elvetiche è indirizzato a accrescere il livello di prevenzione.