Due matrimoni. Uno celebrato in Italia, a Como, l’altro in Marocco. Un doppio gioco continuato per anni, senza che le rispettive mogli sapessero nulla, fino a che una pratica burocratica non ha fatto emergere la verità. La vicenda è quindi approdata in tribunale, a Como: per il marito con due mogli, l’accusa ha chiesto una condanna di nove mesi.
La storia inizia quasi vent’anni fa. L’uomo conosce una donna di Reggio Calabria e, nel 1997, decide di sposarla. Poi, la giovane coppia di sposini si trasferisce sul lago di Como, dove la loro vita continua tranquillamente fino al 2002. Anno in cui, l’uomo, deve assentarsi per tornare in Marocco: un viaggio lungo, durante il quale il nordafricano avrebbe conosciuto e poi sposato una donna marocchina. La sua seconda moglie.
La doppia vita dell’uomo viene scoperta nel 2009, grazie a una pratica comunale: una segnalazione che dal Marocco è giunta a Como (dove l’uomo risultava residente) indicando l’esistenza della seconda moglie.
Dalla moglie italiana parte quindi la richiesta di divorzio, e al tempo stesso il 49enne nordafricano si trova anche iscritto nel registro degli indagati della procura di Como con l’accusa di bigamia. La vicenda è approdata stamattina nel palazzo di giustizia lariano dove il pubblico ministero Vanessa Ragazzi ha chiesto la condanna a 9 mesi di carcere. La difesa ha invece sostenuto la tesi che il fatto non costituisce reato in quanto in Marocco la pratica sarebbe consentita a patto di ottenere l’assenso della seconda moglie. Toccherà al giudice Nicoletta Cremona dirimere la questione, nell’udienza – in cui dovrebbe arrivare la sentenza – che è stata fissata per il 3 marzo.