La rivoluzione d’estate della consegna della posta. In provincia di Como, così come a Lecco, Sondrio e Cremona, la riforma del recapito a casa di Poste Italiane partirà a giugno e non a settembre come si era pensato inizialmente. Ancora tre mesi, dunque, e poi i comaschi non vedranno più il postino tutti i giorni ma la consegna avverrà a giorni alterni, tranne che per la posta urgente e i quotidiani, che continueranno ad essere recapitati tutti i giorni grazie alla figura del postino plus che verrà introdotta. Sono i dettagli emersi dopo l’incontro odierno fra sindacati e vertici lombardi di Poste Italiane. E’ ancora presto per avere un quadro dettagliato. Quello che è emerso è che la rivoluzione interesserà tutti i Comuni, nessuno escluso, anche se le modalità verranno definite entro aprile e, soprattutto, la partenza sarà scaglionata per valutare zona per zona dove e come è possibile attuare la riforma. Riforma che non piace alla Uil, che non ha firmato l’ultimo accordo. “Ribadiamo il nostro “no” – spiega Giuseppe Incorvaia della Uil Poste Como – non si può partire a giugno con un piano del genere, anche perché i precedenti in altre Regioni non sono incoraggianti”. Non c’è possibilità di fare marcia indietro, però, secondo Stanislao Pisani RESPONSABILE Poste della Cisl dei Laghi. “Le condizioni economiche dell’azienda non lo permettono – precisa – ma a noi spetterà il compito di governare il cambiamento garantendo i posti di lavoro e assicurandoci che non ci siano disagi o danni per i cittadini, soprattutto per quanto riguarda la posta urgente”. Secondo quanto emerso oggi, inoltre, verranno assicurati nuovi mezzi, auto in particolare per i postini plus che, dovendosi occupare di più zone per la posta giornaliera, avranno bisogno di auto e non di moto per coprire aree più ampie.