I fallimenti calano perché la “selezione naturale” delle aziende è avvenuta negli anni passati a causa della crisi. E’ l’amara fotografia scattata dalla Cgil di Como, che ha diffuso oggi i dati relativi alle vertenze del 2015. <I numeri dei contenzioni – ha spiegato Chiara Mascetti, componente della segretaria lariana della Cgil – ci consentono di leggere, e quindi interpretare, il mercato del lavoro provinciale>.
L’anno scorso la camera del lavoro lariana ha aperto 729 pratiche per altrettanti lavoratori, il 7% in meno rispetto al 2014; la parte più consistente, 284 casi, è rappresentata da procedure concorsuali. Quasi tutte relative a fallimenti.
E proprio queste procedure, nel 2015, sono calate del 23% rispetto al 2014. Un dato positivo, se letto in senso assoluto, ma preoccupante se interpretato. <Le aziende che non hanno resistito sono fallite negli anni scorsi. Una selezione naturale già avvenuta>, spiega Giusepe Augurusa, responsabile dell’ufficio vertenze della Cgil di Como. <Resta comunque alta la conflittualità individuale – aggiunge il sindacalista – e il numero elevato di licenziamenti impugnati da’ misura di quanto, il tema delle tutele, sia ancora attuale e reale>. Tra le vertenze collettive avviate dalla Cgil, una procedura riguarda sessanta autisti di Asf Autolinee per una mancata applicazione, secondo il sindacato, di accordi aziendali.