Ironia della sorte premiato proprio nel Paese che in questi mesi – per decisioni ufficiali – ha quasi sistematicamente respinto tutti i migranti presentatisi al confine. Don Giusto della Valle, parroco di Rebbio, da tempo in prima linea (e, spesso, controcorrente rispetto alle decisioni ufficiali) sulla questione è stato premiato oggi in segno di “riconoscimento e di ringraziamento per l’attività a favore dei rifugiati respinti a Chiasso” per l’attività svolta in parrocchia. Si tratta del premio Alpi Aperte, istituito per tutela dei diritti umani da da Cornelius Koch, conosciuto come il prete dei rifugiati: un don Gallo d’oltrefrontiera, nato in Romania da padre svizzero e da madre romena.
Con don Giusto premiata anche Lisa Bosia Mirra per l’associazione Firdaus (le due realtà condivideranno un contributo di 12mila franchi).
Mirra è tutt’ora sotto inchiesta per aver tentato, con un conoscente (53 anni, del Cantone Berna) di aver fatto entrare in Ticino illegalmente alcuni migranti minorenni. E’ sospettata di altri episodi analoghi. La Gran Consigliera Socialista non ha mai negato gli addebiti ma ha spiegato, in molteplici circostanze, di aver agito per fini umanitari.
La cerimonia oggi al Cinema Teatro di Chiasso.