Alla fine è arrivata una convocazione ufficiale. L’ambasciatore svizzero Giancarlo Kessler chiamato d’urgenza dalla Farnesina per la vicenda dei tre valichi chiusi di notte. Scelta ticinese spiegata per ragioni di sicurezza. In sostanza secondo gli elvetici dall’Italia arriverebbero troppi criminali, di qui la decisione (sperimentale, per sei mesi) di abbassare le sbarre di tre dogane, peraltro considerate secondarie, dal primo aprile. Novazzano-Marcetto, Pedrinate e Ponte Cremenaga (distribuiti tra Como e Varese) chiudono il passaggio dalle 23 alle 5.
“La chiusura di tre valichi sugli oltre trenta che interessano il Canton Ticino e il Cantone dei Grigioni non può’ essere considerata risolutiva rispetto a episodi criminosi“, ha detto oggi il sottosegretario comasco alla Presidenza della Regione Lombardia, Alessandro Fermi. Lo ha fatto intervenendo all’incontro organizzato dalla comunità’ di lavoro della Regio Insubrica proprio sulla chiusura notturna dei valichi secondari tra la Svizzera e l’Italia.
“Non possiamo farci distrarre da proposte– accusa Fermi – che non solo non sono risolutive del problema, ma che addirittura rischiano di compromettere il lavoro di rete che Italia e Svizzera hanno costruito in questi anni“. Regione Lombardia ha recentemente approvato la graduatoria per l’assegnazione di 5 milioni di euro destinati ai Comuni per la realizzazione di progetti di videosorveglianza. Tra i beneficiari del bando anche l’Unione dei Comuni Terre di Frontiera, che potra’ cosi’ implementare la strumentazione per garantire maggiore sicurezza.
Intanto oggi è arrivato il “no” della Lega, in Consiglio regionale, contro la chiusura, dei tre valichi. La mozione comunque è stata approvata. “Non è l’unico provvedimento preso in maniera unilaterale da parte della Confederazione negli ultimi anni” dice Luca Gaffuri, consigliere regionale e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica.
“Abbiamo tutto l’interesse a confermare un clima di collaborazione tra i due Stati – ha aggiunto il consigliere Pd – le decisioni non prese in maniera condivisa, ma unilateralmente e senza alcun tipo di concertazione, non aiutano a cogliere questi obiettivi. Oggi, invece, con questa mozione diamo un segnale forte, anche perché si parla già della chiusura di altri valichi”.
Da un punto di vista politico, invece, la questione per Gaffuri è molto chiara: “La Lega Nord è genuflessa alla Lega dei Ticinesi, quindi non stupisce più di tanto il suo atteggiamento: piuttosto che stare al fianco dei venti sindaci dei comuni di confine, che hanno manifestato sabato sera contro la chiusura dei valichi, il Carroccio applaude alla decisione svizzera”.
Ecco la nota diffusa dal ministero degli Esteri:
“L’Ambasciatore della Confederazione Svizzera Giancarlo Kessler è stato convocato d’urgenza alla Farnesina sulla questione della chiusura notturna di tre valichi di frontiera, nonché sulle dichiarazioni che hanno accompagnato la decisione elvetica. Kessler ha sottolineato al riguardo come si tratti di una misura temporanea e sperimentale, che andrà presto rivista nel quadro di un ulteriore miglioramento della collaborazione fra forze di sicurezza, alla luce dell’accordo vigente fra le polizie dei due Paesi.
Con l’occasione, da parte italiana è stata nuovamente ribadita la richiesta di pervenire nel più breve tempo possibile al superamento delle procedure di controllo del casellario giudiziario, che si applicano nei confronti dei soli lavoratori transfrontalieri italiani. Come riconosciuto da parte Svizzera, esse rappresentano una violazione dell’accordo sulla libera circolazione. L’ambasciatore ha assicurato che da parte elvetica si sta operando per porre un termine a tali procedure, introducendo se del caso misure euro-compatibili”.