“La separazione è stata consensuale ma a mio avviso si poteva anche anticipare nell’interesse della Pallacanestro Cantù che avrebbe potuto guadagnare un po’ di tempo”. Coach Carlo Recalcati, ormai ex allenatore dei biancoblu parla oggi, il giorno dopo la comunicazione ufficiale.
Con molta tranquillità spiega cha si era creata ormai una situazione di incompatibilità con la proprietà e ammette: “Le responsabilità non le sento tutte mie, ma di certo non ne sono esente”.
Il tecnico, arrivato lo scorso marzo con l’incarico anche per la prossima stagione, non sarà dunque più del gruppo con buona pace dei tifosi.
I malumori sono nati dopo le prime mosse di mercato condotte direttamente dai vertici in cui spiega di non essere stato coinvolto.
“In generale comunque ritengo – dice – che doversi confrontare con il patron Dmitry Gerasimenko sempre e solo al telefono sia stato un limite che non ha fatto decollare il nostro rapporto”.
“Ad ogni modo auguro ogni bene a Cantù che rimane la mia città e la mia squadra – aggiunge Recalcati – spero che si possa trovare presto una stabilità sul fronte dei collaboratori. Io ringrazio tutta la piazza per l’affetto che ha sempre dimostrato nei miei confronti. Dal canto mio non so ancora cosa farò, vedremo”.
Infine una riflessione su uno dei nomi caldi di questi giorni per la panchina brianzola, quello del tecnico israeliano, Ronen Ginzburg, attuale coach della nazionale della Repubblica Ceca e del Nynburg. “Ginzburg è un ottimo allenatore, sarebbe un bel colpo ma mi sembra difficile che possa lasciare il lavoro che sta svolgendo con ottimi risultati” conclude Recalcati.