Dividere una pietanza, in un ristorante di Como – uno in particolare – costa. E neppure poco: il 20% in più.
Il ristorante in questione non è un locale di terz’ordine. Tutt’altro: è uno dei ristoranti più rinomati della città di Como, in pieno centro: La Colombetta, in via Diaz. Elegante, con piatti raffinati, il cui livello – alto – corrisponde al prezzo. Un locale spesso frequentato da imprenditori, uomini d’affari, turisti facoltosi e star dello spettacolo, come George Clooney.
Ebbene, nonostante i clienti del locale non abbiamo tendenzialmente troppi problemi economici, i gestori si sono premurati di scrivere nel menu che – testualmente – le pietanze da dividere costeranno il 20% in più. In altre parole, se un cliente ordina un antipasto e la moglie chiede un piatto per dividerlo, quell’antipasto costa il 20% in più.
Rincaro che, si presume, non verrebbe applicato se a un certo punto il marito passasse il piatto alla moglie.
Tutto legittimo, sia chiaro. Ogni esercente è libero di applicare le tariffe e i prezzi che ritiene opportuni. Tuttavia, un rincaro del 20% per un piatto vuoto, in una città con una vocazione di accoglienza turistica, è politica che non tutti magari condividono.
In un ristorante di un certo livello dal punto di vista culinario «è assolutamente doveroso che anche il servizio sia all’altezza – spiegano dalla proprietà del locale – premessa necessaria per spiegare quel 20% aggiuntivo sulle pietanze da dividere. Capita sempre più spesso che arrivino dei gruppetti di turisti, specialmente stranieri, che dopo aver ordinato magari un paio di pietanze ci chiedono altri piatti – tanti quanti sono seduti al tavolo – per fare degli assaggi. Questo per noi comporta del lavoro aggiuntivo. Non si tratta semplicemente di portare 4 o 5 piatti in più e lasciarli sul tavolo ma essendo un ristorante di un certo tipo i camerieri devono apparecchiare la tavola in modo consono e tale da consentire a tutti di poter degustare quanto ordinato. Si tratta di tempo aggiuntivo che viene dedicato al tavolo e come tale va messo in conto».
mi meraviglia che un ristorante di eccellenza cada su queste piccolezze. certamente non è una buona pubblicità.resta il fatto che la cucina è molto buona.
PAZZESCO……
Quindi non fanno pagare il coperto? No perché mi risulta che una volta si chiamasse così il servizio al tavolo. Se poi vogliamo una scusa per rincarare ulteriormente almeno chiamiamo le cose col proprio nome senza accampare scuse. Sarebbe interessante anche sapere quanto percepiscono effettivamente i camerieri.
io avrei aggiunto non il 20 ma 30%
chi lavora nel settore capiscono il motivo
distinti saluti