Sassari non passa al PalaBancoDesio. Al termine di un’emozionante rimonta, la Red October Cantù sabato sera ha battuto 102 a 96 i sardi, infilando il terzo successo consecutivo, dopo Brindisi e Capo d’Orlando.
Vittoria arrivata nonostante l’assenza di Cchristian Burns e a conclusione di un overtime al cardiopalma, nel quale il pubblico di casa ha letteralmente trascinato Cantù.
«Sono contento per l’inversione di tendenza – dice Marco Sodini, allenatore della Red October – prima perdevamo partite che avevamo praticamente già vinto, oggi invece vinciamo partite che sembravano già perse. Abbiamo fatto fatica fisicamente, incartandoci anche un po’ per conto nostro tra il primo ed il secondo quarto. Quando la partita diventa emotiva, e la nostra squadra è molto emotiva, il rischio è quello di andare a strappi. A un certo punto – continua Sodini – sembrava una partita di settore giovanile. Sono comunque contento del fatto che tutti i miei giocatori si siano fatti trovare pronti, nel finale ho scelto di puntare su un quintetto con quattro piccoli perché riuscivamo a prendere vantaggio sugli avversari, uscendo in fretta dall’area da noi difesa”.