Attesa per l’autopsia sul corpo del pensionato ucciso a coltellate venerdì nella sua casa di Vighizzolo, frazione di Cantù e per il primo interrogatorio del nipote accusato dell’omicidio. Il ragazzo, Luca Volpe, 26 anni, dopo essere stato fermato dai carabinieri avrebbe ammesso di aver colpito il nonno, Giovanni Volpe, 78 anni, storico bidello della scuola media del paese.
Il giovane viveva proprio con il nonno, che lo ha cresciuto. Ai carabinieri, Luca avrebbe detto di aver litigato con Giovanni perché il nonno lo rimproverava per i suoi problemi con la droga e per il suo modo di vivere. Il giovane, secondo quanto riferito dagli inquirenti era sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti quando è stato fermato, in un albergo di Novedrate. Secondo le prime ricostruzioni, avrebbe colpito a morte il nonno nel pomeriggio di venerdì e poi avrebbe vagato per 7-8 ore prima di essere fermato dai militari dell’Arma. Il corpo senza vita di Giovanni è stato trovato attorno alle 21.30 dal figlio del pensionato, che era andato a casa del padre per fargli visita.
Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Cantù con la collaborazione del reparto operativo di Como. Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Simona De Salvo, ha disposto l’autopsia. L’esame servirà per fare chiarezza sulla dinamica e sull’orario dell’aggressione mortale. Il ragazzo avrebbe ucciso il nonno colpendolo ripetutamente con un coltello da cucina. Luca Volpe è intanto in carcere al Bassone, in attesa dell’interrogatorio di convalida. Resta da capire se deciderà di rispondere alle domande e provare a spiegare cosa sia accaduto venerdì e soprattutto perché abbia colpito nonno Giovanni, l’uomo che lo ha cresciuto e che è sempre stato il suo unico punto di riferimento.