L’intesa c’è. Ma parziale. E il futuro del Casinò di Campione resta sempre appeso a un filo sottile. Non sono bastate 8 ore di trattativa, ieri, al tavolo regionale di Milano, per siglare un accordo che facesse sintesi tra le richieste del sindacato e quelle dell’azienda. In realtà, su alcuni punti sembra che si sia trovata una quadratura. In particolare, sulla riduzione dell’orario di lavoro – che sarà di 5 ore e mezza per tutti i dipendenti, con una riduzione salariale attorno al 30% – e sui prepensionamenti. Gli “scivoli” previsti dalla normativa e ipotizzati a Campione sarebbero almeno 22, ma per l’azienda si potrebbe forse arrivare anche fino a 28. Il nodo più ingarbugliato resta invece l’affitto di ramo d’azienda del ristorante. Su questo le divergenze sembrano essere insanabili. Il Casinò vorrebbe dare a una ditta esterna la gestione del ristorante e sgravare la pianta organica del personale che oggi lavora nelle cucine e in sala (in tutto si tratta di 38 persone). Il sindacato vorrebbe che i dipendenti del ristorante rimanessero invece «nel perimetro aziendale». Ieri sera azienda e Comune hanno fatto una nuova proposta. Oggi azienda e sindacato dovrebbero incontrarsi nuovamente a Campione, mentre lunedì si dovrebbe tornare in Regione, a Milano, per chiudere finalmente l’intesa. Il condizionale resta d’obbligo.