E’ rimasto in silenzio davanti al giudice il dipendente del casinò di Campione d’Italia in carcere con l’accusa di essere uno dei responsabili della rapina alla casa da gioco messa a segno il 28 marzo scorso. Questa mattina, durante l’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice Carlo Cecchetti ha confermato la custodia cautelare e il 54enne rimane dunque al Bassone.
Roberto Bernasconi, nato a Como e residente a Mendrisio, è il responsabile del reparto tecnico slot e tavoli del casinò di Campione. Dopo la clamorosa rapina, è rimasto sempre regolarmente in servizio. E’ stato fermato lunedì, mentre lavorava ed è accusato di concorso in rapina aggravata. Per gli inquirenti, avrebbe aiutato il bandito solitario che ha messo a segno il colpo ad entrare nella casa da gioco da un ascensore di servizio e poi raggiungere le casse.
Difeso dagli avvocati Davide Giudici e Edoardo Pacia, Bernasconi oggi ha scelto di non rispondere alle domande. Una decisione dettata dalla necessità, per i legali difensori, appena nominati, di prendere visione degli atti del fascicolo.
Il pubblico ministero Daniela Moroni, titolare dell’inchiesta ha chiesto la conferma della custodia cautelare per il pericolo di fuga, in particolare perché Bernasconi pare fosse in partenza per un viaggio a Zanzibar, ma anche per il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Il dirigente potrebbe chiedere nei prossimi giorni di essere sentito.
Proseguono intanto le indagini per individuare il complice, il rapinatore che ha eseguito materialmente il colpo, sulla cui identità al momento resta un punto interrogativo.