Il problema del degrado e dello spaccio ai giardini a lago è al centro di una riunione convocata questa mattina in Prefettura. Al tavolo sono presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine e il sindaco di Como Mario Landriscina. La situazione dell’area a ridosso del lago è infatti ormai una vera e propria emergenza e sono all’ordine del giorno gli interventi per risse o episodi di vendita di droga.
Nelle scorse ore, il vicesindaco di Como e deputata della Lega Alessandra Locatelli ha invocato la linea della <tolleranza zero>. «Negli ultimi anni siamo stati esposti a una situazione fuori dal normale – ha detto l’esponente dell’amministrazione del capoluogo – Como, in quanto città di confine, ha dovuto sopportare l’arrivo di tantissimi richiedenti asilo, o presunti tali, che si sono fermati in città o che sono stati respinti dalla Svizzera. Questa situazione in cui siamo sprofondati, con arrivi e sbarchi senza controllo, ha contribuito a creare a Como situazioni di degrado, come quella dei giardini a lago».
Il prefetto di Como Bruno Corda ha dunque convocato un tavolo apposito per affrontare il tema e già in giornata dovrebbero essere fornite le prime indicazioni sugli interventi decisi per affrontare l’emergenza.
Curioso, ma direi incredibile, la giunta Landriscina è al governo della città da un anno, ma solo oggi si accorge del problema connesso con i giardini a lago.
Riflessi molto pronti, non c’è che dire.
Ma ovviamente la colpa è sempre di qualcun altro.
E allora via con la solita frittura dell’aria: linea dura, tolleranza zero.