Debiti per quasi 22 milioni di euro e un piano di risanamento che non torna. Il Comune di Campione d’Italia si arrende e si prepara a dichiarare il dissesto finanziario. Il sindaco Roberto Salmoiraghi ha convocato un consiglio comunale straordinario per domani alle 12.15 e l’ordine del giorno parla esplicitamente di dichiarazione di dissesto finanziario, prevista dal Testo unico degli enti locali.
Soltanto pochi giorni fa lo stesso consiglio comunale aveva deciso di rinviare l’approvazione del bilancio di una settimana. Un ultimo tentativo di evitare il crack, poi naufragato. «Abbiamo fatto di tutto per non arrivare a questa decisione – dice il vicesindaco di Campione d’italia, Alfio Balsamo – ma alla fine ci siamo resi conto che si tratta dell’unica soluzione praticabile. Anche perché crea una linea di demarcazione tra le nostre responsabilità e quelle di chi ci ha preceduto».
Sia dalla prefettura sia dal ministero dell’Interno erano giunti, nelle ultime settimane, suggerimenti e sollecitazioni in tal senso.
Via Volta nominerà un commissario ad acta che, così come dice la norma, provvederà «al ripiano dell’indebitamento con i mezzi consentiti dalla legge».
Sindaco, giunta e consiglio comunale rimarranno in carica ma dovranno ovviamente fare ciò che sarà loro permesso da un bilancio gestito in forma “nuova”. Le notizie migliori, forse, sono per i dipendenti che avranno due anni di stipendio garantiti dallo Stato e potranno accedere alle graduatorie della mobilità inter-istituzionale. Attualmente, i 102 impiegati del Comune attendono la tredicesima e ben quattro mensilità.
Sul problema del personale del municipio interviene Vincenzo Falanga, segretario della Uil Funzione pubblica di Como. «Il commissario ad acta che sarà nominato dal prefetto penso che dovrà affrontare con estrema attenzione proprio la questione dei dipendenti – dice Falanga – È del tutto ovvio che il vero nodo riguarda il Casinò: quanto e quando la casa da gioco tornerà a versare i contributi al Comune, questa è la domanda cui bisognerebbe dare risposta al più presto».
Il dissesto, secondo Falanga, non era più rinviabile. «Persino l’appalto per la gestione delle pulizie è stato bloccato venerdì scorso perché non c’erano più i fondi necessari per il mantenimento del servizio. E la disposizione del sindaco ai dipendenti di provvedere al necessario per la pulizia degli uffici è un’anomalia assoluta».