Diffida formale al sindaco di Campione d’Italia Roberto Salmoiraghi e alla sua amministrazione. Il primo cittadino dell’exclave ha convocato per giovedì una riunione straordinaria del consiglio comunale per l’approvazione di un documento sul piano di ristrutturazione del Casinò. I rappresentanti sindacali, con il coordinatore Marco Boffa, sono subito intervenuti per evitare, in sintesi, che vengano votati interventi in favore della casa da gioco, che potrebbero però compromettere ulteriormente la situazione del municipio, che ha già dichiarato il dissesto.
<I rappresentanti dei dipendenti comunali – si legge nella diffida – intima e diffida il sindaco dall’assumere deliberazioni la cui approvazione comporti lesioni delle prerogative e danni erariali al Comune di Campione d’Italia e pregiudizio agli interessi e ai diritti dei lavoratori e delle loro famiglie>.
Il 7 giugno scorso il Comune di Campione, schiacciato dai debiti ha dichiarato il dissesto finanziario. I circa cento dipendenti del municipio non ricevono lo stipendio da mesi e, come denunciato anche da alcuni consiglieri, è stata attuata una drastica riduzione dei servizi ai cittadini.
Il timore dei rappresentanti sindacali è che ora sia data di fatto la priorità alla casa da gioco, penalizzando ulteriormente il Comune. <Si avrà la più ampia riserva di agire nelle sedi civili, penali, amministrative e contabili – si legge ancora nella diffida al sindaco – per richiedere il ristabilimento dello stato di diritto sovvertito dalle possibili decisioni volte ad anteporre interessi aziendali al bene pubblico>.
ho trovato un articolo abbastanza datato, forse 2003, praticamente quasi uguale alla situazione attuale, cambiano solo alcune cosette.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/08/25/campione-il-casino-in-rosso.html
sembra che, ancora prima che la relazione sul piano di risparmio del Casinò venga presentata in Tribunale dopo la richiesta di fallimento, si preferisca licenziare i dipendenti pubblici che hanno fatto regolare concorso pubblico per salvare il Casinò. Ma i poteri legislativi, dopo aver dichiarato dissesto, sono ancora gli stessi? Chissà quando manderanno il commissario.
Eppure nel 2003 a far lievitare i costi del casinò erano stati le 100 assunzioni proprio alla casa da gioco, come scritto su quell’articolo, da 43 a 56 milioni. Interessante. L’anno scorso il casinò ha avuto incassi per ca. 91 mio, come riportato su gioconews, tolti i 56 mio di costi e spese, gli altri dove sono finiti?
Mah! mistero.
Macbeth è una bella opera