Restano pochi dubbi sul fatto che la donna trovata senza vita nel lago del Segrino il 10 luglio scorso sia la signora di 54 anni sparita da Alzate Brianza il 22 giugno scorso.
Il marito della donna scomparsa ha riconosciuto la fede recuperata sul cadavere ripescato dalle acque del lago, nella zona del canneto verso Canzo. Il corpo era irriconoscibile per la lunga permanenza in acqua. Ieri, all’ospedale Sant’Anna, sul corpo della donna è stata effettuata l’autopsia. L’esame è fondamentale per l’identificazione certa e soprattutto per provare a far luce sulla causa della tragedia. Le indagini sono affidate ai carabinieri del nucleo investigativo di Como e al momento restano aperte tutte le ipotesi, dall’incidente al gesto volontario, senza escludere altre piste. La Procura di Como ha aperto un’inchiesta e si attende la relazione del medico legale che ha effettuato l’autopsia per poter dare una svolta alle indagini.
Il ritrovamento del corpo di una donna nel lago, il 10 luglio scorso, aveva fatto pensare subito alla possibilità che si trattasse della signora di Alzate Brianza della quale dal 22 giugno non ci sono più notizie. I familiari hanno presentato denuncia di scomparsa e hanno fatto ripetuti appelli. La macchina della donna era stata trovata nei giorni successivi alla scomparsa proprio nella zona del lago del Segrino.