Beni in gran parte vuoti, sfitti da decenni e completamente improduttivi. Diventa un caso politico in Regione e in Parlamento la notizia sulla quarantina di unità immobiliari di proprietà dell’Inps ed inutilizzati. Una denuncia lanciata dall’ex consigliere comunale di Como, Vittorio Mottola che ha definito “realtà imbarazzanti” gli appartamenti sfitti da anni. Del caso si occuperanno presto a livello nazionale i Cinque Stelle. Ieri il parlamentare lariano del movimento pentastellato Giovanni Currò ha definito “degno di nota” il caso e si è subito mobilitato sul caso per approfondire cifre e dati. Stessa cosa per il gruppo del Pd in regione: “La notizia è un insulto per chi cerca casa”, ha detto ieri il consigliere regionale Angelo Orsenigo, riservandosi nei prossimi giorni di pubblicare una nota ufficiale sull’argomento sollevato dalla denuncia di Mottola. Intanto è arrivata la replica dell’ente. Per Giorgio Fiorino, direttore centrale del patrimonio Inps, “i vincoli e la stratificazione normativa che regolamentavano il patrimonio pubblico hanno per lungo tempo impedito di riavviare la vendita del patrimonio immobiliare dell’Istituto rimasto invenduto dopo che si è esaurita la fase delle cosiddette cartolarizzazioni, nonché di procedere a nuove locazioni o al rinnovo dei contratti di locazione in essere”. Infine il dirigente dell’Inps conclude: “Considerata la ancora cospicua dimensione del patrimonio da reddito e le complesse attività preliminari alla vendita la dismissione avverrà in maniera graduata nel tempo”.