Una multa su due a Como non viene pagata. Agenti della polizia locale e ausiliari sanzionano in media 160 infrazioni ogni giorno, ma nella metà dei casi il conto non viene saldato. Un danno economico per il Comune che supera i 2 milioni di euro all’anno, somma messa a bilancio ma che in realtà non entra nelle casse di Palazzo Cernezzi.
Le regole in materia di finanza pubblica obbligano i Comuni a tenere in considerazione anche le entrate “virtuali”, che poi finiscono nel fondo svalutazione crediti.
Il tema dovrebbe essere affrontato questa sera in consiglio comunale. Il dato delle contravvenzioni mai pagate infatti sta crescendo a dismisura. Le prime cifre emerse in commissione parlano di 4,9 milioni ormai persi. Ma secondo alcuni il “buco” potrebbe essere almeno doppio.
L’ultimo appalto biennale con cui il Comune aveva affidato a una ditta esterna l’incarico per il recupero delle multe non pagate è scaduto la scorsa primavera.
«Lavoriamo a un nuovo bando – dice il comandante della polizia locale, Donatello Ghezzo – ma affrontiamo con armi spuntate una realtà davvero molto complessa». Il problema riguarda soprattutto gli stranieri. «Per alcune targhe – spiega infatti il comandante della polizia locale di Como – non riusciamo nemmeno ad arrivare al proprietario».
Il caso più clamoroso riguarda la Francia. «Ogni anno le multe alle auto francesi sono circa 3mila – dice Ghezzo – nell’80% dei casi non abbiamo risposta dalle autorità d’oltralpe».
Una direttiva europea, in realtà, obbligherebbe i Paesi dell’Unione a fornirsi reciproca assistenza. «Ma la norma riguarda soltanto alcune sanzioni, le più gravi – aggiunge ancora Ghezzo – e non comprende gli accessi alla Ztl o i divieti di sosta, vale a dire la gran parte delle multe da noi elevate».
Chi non paga, poi, viaggia in Italia senza alcun patema d’animo. Se viene fermato, infatti, non può subire il blocco temporaneo dell’automobile, così come invece succede in altri Paesi. A cominciare, ovviamente, dalla vicina Svizzera.
bisogna usare il carro attrezzi e consegnare il mezzo dopo il pagamento dell’infrazione