Spagna, Germania, Portogallo, Polonia e Svezia, sono i Paesi che sempre di più attraggono gli studenti dell’Università dell’Insubria. Dal 2000 l’Ateneo ha visto partire 1290 universitari e ne ha accolti oltre 500.
Giovedì, 21 febbraio, l’Università presenterà agli studenti il progetto Erasmus. Un incontro organizzato in concomitanza con l’uscita dei bandi “Erasmus + studio” e “Erasmus + Traineeship”, che riguardano il periodo di studio all’estero oppure la possibilità di svolgere degli stage in enti pubblici, privati e in aziende.
I bando per accedere al programma è annuale e prevede una borsa di studio variabile, a seconda del paese di destinazione, da 400 a 700 euro mensili. La durata del soggiorno all’estero varia da un minimo di 3 mesi (2 per gli stage) a un massimo di 12. Per l’anno accademico 2019/2020 l’Insubria offre più di 500 posti in 200 università europee per l’Erasmus tradizionale. Per la tipologia Traineeship, saranno gli studenti a cercare l’organizzazione dove svolgere il tirocinio. L’ateneo mette a disposizione circa 220 mensilità, di cui 25 riservate a tirocini in Svizzera, di importo variabile dai 300 ai 700 euro.
A coordinare l’evento di domani, dalle 15.00 alle 18.00 al Chiostro di S.Abbondio, sarà il professor Giorgio Zamperetti, delegato del Rettore all’internazionalizzazione: “Voglio convincere i nostri studenti che uscire dalla loro comfort zone attraverso una esperienza di studio o tirocinio all’estero è fondamentale per affrontare le sfide della contemporaneità e, più concretamente, per trovare in seguito non un lavoro qualsiasi, ma quello che più desiderano”.