I primi riscontri dell’autopsia sembrano escludere l’ipotesi di una morte violenta per Arno Sandrini, 50enne trovato senza vita nella sua abitazione di Sorico venerdì scorso. L’uomo aveva una profonda ferita a una gamba, non provocata da un’arma da fuoco. Proprio il taglio e la conseguente, fortissima perdita di sangue, secondo le prime informazioni avrebbe causato la morte di Sandrini. L’uomo però si sarebbe ferito in modo accidentale, mentre era solo nel suo appartamento, adiacente a quello dei familiari.
Gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Menaggio sono ancora in corso ed è atteso anche l’esito completo dell’autopsia e degli accertamenti disposti dal pubblico ministero Antonio Nalesso, titolare dell’inchiesta. In particolare, le verifiche riguardano i numerosi lividi che l’uomo aveva in diverse parti del corpo. Al momento però, la pista della morte accidentale sembra prevalere sull’ipotesi di un omicidio.
Arno Sandrini era il fratello di Alfredo, ucciso a colpi di carabina nel 2014 sulla pista ciclabile di Gera Lario. Un delitto scaturito da un debito di droga tra la vittima e Franco Cerfoglio, pescatore di Domaso, condannato in via definitiva a 18 anni per l’omicidio. Il corpo senza vita del 50enne è stato trovato dai familiari che dovevano accompagnarlo a ritirare la pensione e, non vedendolo arrivare sono andati in casa sua per capire cosa fosse accaduto, trovandolo sul suo letto, ormai morto.