“Uffici comunali in Ticosa? Ne stiamo discutendo e condivideremo l’idea con la città. Certo è che questa ipotesi non sacrificherebbe i posteggi. Anzi, ogni ufficio pubblico dev’essere dotato di posteggi e collegamenti con il trasporto pubblico”.
Il sindaco di Como interviene sull’ipotesi dirompente trapelata giovedì scorso dalla giunta: trasferire gli uffici comunali in Ticosa, l’ex area industriale in (eterna) attesa di riconversione. Mario Landriscina parla di “indiscrezioni”, come a sottolineare lo stato embrionale dell’idea. Un’idea sulla quale, però, il primo cittadino ha in mente un percorso piuttosto chiaro.
“Il prossimo passo sarà un passaggio con la maggioranza, per condividere l’idea in termini generali. Poi ascolteremo le categorie, con particolare attenzione agli ordini professionali più coinvolti. Quindi interpelleremo il consiglio comunale e confezioneremo la nostra idea di Ticosa”.
“Nell’ambito di questa idea – continua il sindaco, riferendosi all’eventuale trasloco del Municipio in Ticosa – sono trapelate alcune indiscrezioni su un progetto dell’amministrazione. Progetto che credo sia una buona iniziativa. Questo non significa non fare un posteggio, ma non possiamo sempre attendere e aspettare: dobbiamo anche agire”.
Landriscina aggiunge infine che questa ipotesi, l’idea di portare gli uffici comunali in Ticosa, fa parte di una visione della città più ampia, nella quale si inserisce un’altra idea di riconversione, più volte commentata dall’assessore Bella: aggregare altri servizi pubblici nell’ex caserma De Cristoforis.
“L’obiettivo – conclude il sindaco – è decongestionare le zone più critiche per rendere Como e i servizi della città più fruibili”