In anticipo rispetto alla tabella di marcia (che prevedeva l’avvio del servizio nella giornata di domani), sulla Statale Regina sono entrati in azione i movieri a regolare la viabilità dei mezzi pesanti nelle ore di punta al mattino e al pomeriggio. Già da settimane, invece, è attiva l’ordinanza che prevede le limitazioni per camion e tir che di fatto al mattino possono viaggiare soltanto in una direzione, in salita verso nord, mentre la sera possono soltanto percorrere la strada in direzione città. Un provvedimento però che porta con sé alcune eccezioni. Sono esclusi dalle limitazioni i veicoli con origine o destinazione nel territorio tra Argegno e Menaggio inclusi quelli – si legge nell’ordinanza – “che trasportano persone” come ad esempio i mezzi turistici.
“Gli ingorghi continuano a esserci e la situazione non è migliorata – conferma il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli – di fatto l’ordinanza viene in parte annullata dalle deroghe. Inoltre – aggiunge – ritengo che bisognerebbe investire in una segnaletica più efficace perché quella esistente non è abbastanza evidente. Servirebbero i pannelli a messaggio variabile che catalizzano meglio l’attenzione di chi è alla guida”.
E’ lo stesso comandante a fornire poi gli ultimi dati sui flussi di traffico. Nella sola giornata del primo maggio si parla di oltre 19mila veicoli sulla statale Regina. Numeri record in linea con quelli registrati nei giorni scorsi durante le feste (tra Pasqua e Pasquetta sono stati più di 50mila i mezzi in transito nelle due direzioni). Dati che anche ai non addetti ai lavori permettono di capire che la viabilità nei paesi del lago è vicina al collasso.
A inizio marzo l’amministrazione comunale di Tremezzina durante un tavolo in Prefettura aveva proposto di istituire un senso unico sulla Regina per i mezzi pesanti che potrebbero dunque solamente salire da Como verso Colico e per scendere dovrebbero percorrere la Statale 36. “Sono in corso le valutazioni sul traffico – ha aggiunto Castelli – sollecitiamo un riscontro per capire se è fattibile almeno per il prossimo anno. Si devono stabilire i pro e i contro – aggiunge il comandante – ma sappiamo che alcuni imprenditori hanno già dato questa disposizione ai propri fornitori e si organizzano senza particolari disagi” conclude. La proposta inizialmente non aveva incontrato il favore delle associazioni di categoria, in primis gli autotrasportatori.
“Folle l’idea del girone – ha ribadito oggi Giorgio Colato, presidente della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) interprovinciale di Como e Lecco – Piuttosto sarebbe invece utile creare un sistema di interscambio. I tir dovrebbe arrivare in aree attrezzate e caricare le merci su veicoli più piccoli per poi procedere con le consegne”