Onda verde in Svizzera. E in Canton Ticino arretra la Lega dei Ticinesi.
Sono i due segnali più forti emersi dalle elezioni federali di ieri. Un voto al quale l’Italia guarda sempre con molto interesse, anche alla luce delle partite aperte tra i due Paesi.
Una delle quali, sicuramente, è quella dei frontalieri, a partire dai risvolti più diplomatici – si pensi, ad esempio, alle trattative per rivedere l’aspetto fiscale – per arrivare a quelli più politici, con i lavoratori italiani spesso attaccati dai partiti più conservatori.
Su questo fronte, la sconfitta della Lega dei Ticinesi può essere letto anche come un segnale distensivo nei confronti dei lavoratori frontalieri.
Il partito fondato da Bignasca, uno dei più duri verso i lavoratori italiani, ha perso 4,8% punti percentuali, fermandosi al 16,9%.
Cresce invece l’altro partito ultraconservatore, l’Udc, che ha guadagnato a sud delle Alpi l’1,4%, ma su scala nazionale ha perso.
I vincitori della tornata elettorale sono i Verdi che, insieme con Sinistra alternativa, hanno guadagnato quasi il 10% e per la prima volta saranno rappresentati a Berna.