Tutto bloccato, il piroscafo Patria rimane ormeggiato al molo di Villa Olmo, in stato di abbandono. Costruito 94 anni fa, è di proprietà della Provincia, che lo acquistò nel 2004 per la cifra simbolica di un euro. E a Villa Saporiti da quasi un anno si attende il parere della Soprintendenza, chiamata a pronunciarsi sul progetto di gestione dello storico piroscafo. Non solo la Provincia, anche la società Lake of Como Steamship Company Snc, costituita da Giorgio Porta ed Enrico Guggiari, che a novembre dello scorso anno si è aggiudicata l’appalto ottenendo il via libera della commissione tecnica provinciale, attende da tempo di conoscere il verdetto della Soprintendenza, prima di poter dare il via libera ai lavori di ristrutturazione.
«Speravamo di risolvere la situazione con questo bando – commenta il numero uno di Villa Saporiti, Fiorenzo Bongiasca – e invece siamo rimasti bloccati. Purtroppo questa è la burocrazia di oggi. Stiamo aspettando da un anno, con il rischio che i privati abbandonino. Nelle scorse settimane abbiamo coinvolto la deputata comasca del Pd Chiara Braga, che ha interpellato sul tema il ministro della Cultura e del Turismo Dario Franceschini. Stiamo aspettando delle risposte, anche perché gli imprenditori che si sono aggiudicati l’appalto ci hanno sollecitato più volte. Il natante nel frattempo rimane ormeggiato davanti a Villa Olmo e regolarmente mandiamo qualcuno a controllare che tutto sia a posto», ha concluso Bongiasca, ma è evidente che questo non protegga il piroscafo dai segni del tempo e del disuso. Lunghe colate di ruggine attraversano l’esterno dell’imbarcazione, diventata approdo per piccioni e numerose altre specie di uccelli. Non solo, il piroscafo è diventato anche terreno fertile per piantine ed erbacce. Una situazione che rischia di aggravarsi, se non verranno presto effettuati i lavori di ristrutturazione previsti nel bando di gestione.