Tensione in Sisme, colosso metalmeccanico di Olgiate Comasco.
I rapporti tra azienda e sindacati si sono improvvisamente raffreddati, oggi, a colpi di comunicati stampa.
La prima mossa è partita dai sindacati: Fim e Fiom, le sigle metalmeccaniche di Cisl e Cgil, hanno scritto a tv e giornali “esprimendo preoccupazione per il mancato raggiungimento degli obiettivi dichiarati per gli ultimi due anni”.
I sindacati lamentano poi come alcune figure professionali non siano state sostituite, e attaccano anche sul fondo destinato alle rappresentanze sindacali interne.
“L’azienda – scrivono Fiom e Fim – si vuole appropriare del fondo Rsu, che le stesse ricevono annualmente dal gestore delle macchinette del caffè, per poi utilizzarlo in attività di valore sociale a favore dei dipendenti e delle onlus, senza neanche degnarsi di confrontarsi, ma rendendolo noto con uno sterile comunicato. È evidente che un atto unilaterale di questa natura mira a limitare l’autonomia e l’agibilità sindacale”.
Nel pomeriggio è arrivata la risposta dell’azienda, che ricorda alcuni recenti risultati industriali. “Sisme si appresta a chiudere il corrente anno con un fatturato in crescita vicino ai 100 milioni di euro in chiara e oggettiva controtendenza rispetto al trend italiano e globale. Questo conferma la correttezza della politica commerciale, industriale e di investimento di Sisme”, si legge. E ancora: “In relazione alla menzionata volontà di limitare l’agibilità sindacale in azienda, Sisme respinge con forza questa accusa, riconosce il ruolo dei sindacati, precisa che non esiste intenzione di appropriarsi di alcunché”.