Accusato di violenza sessuale, lesioni personali e stalking, un 30enne residente a Monza è stato condannato a 5 anni e 8 mesi nel processo con rito abbreviato svolto in tribunale a Monza. L’uomo era stato fermato al termine di un’indagine del nucleo di polizia giudiziaria della polizia locale di Cantù, coordinato dal vice comandante commissario capo Gabriele Caimi.
L’indagine era scattata nel novembre del 2018 dopo la denuncia di una quarantenne canturina che aveva accusato il 30enne, con il quale aveva avuto una relazione, di averla molestata, ingiuriata e minacciata e di aver subito anche violenza. La donna, come accertato dagli agenti della polizia locale, aveva subito violenze per un anno intero, episodi ricostruiti e documentati dagli inquirenti.
La vittima è apparsa subito in stato di profonda sofferenza emotiva e psicologica agli agenti, che hanno avviato le indagini. La donna avrebbe subito percosse, bruciature di sigarette, violenze sessuali e in seguito vessazioni, persecuzioni e minacce. L’inchiesta è sfociata nel processo e ora nella condanna del 30enne.