Appelli a stare in casa ripetuti con i megafoni per le strade da agenti della polizia locale e volontari della protezione civile, mentre ovunque sono stati intensificati i controlli e sono scattate multe e denunce per chi non rispetta il decreto emanato per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Tra le persone denunciate in provincia di Como tre persone trovate in una palestra e un uomo e una donna, prostituta e cliente che si erano appartati in auto. Le forze dell’ordine sono impegnate ininterrottamente in posti di blocco e punti di controllo istituiti per fermare e controllare
E’ possibile muoversi per esigenze di lavoro, per acquistare beni di prima necessità e per inderogabili motivi familiari o di salute. La violazione delle norme è punita come previsto dall’articolo 650 del codice penale, ovvero con sanzioni fino a 206 euro e l’arresto fino a 3 mesi, salvo che la violazione non costituisca un reato più grave. Le autocertificazioni vengono vagliate dagli agenti e scatta la denuncia in caso di false dichiarazioni.
Oggi, i carabinieri della compagnia di Cantù e della Tenenza di Mariano Comense sono intervenuti in una palestra di Mariano, trovata aperta nonostante il divieto. All’interno c’erano il proprietario e altre due persone che si stavano allenando. Tutti denunciati, mentre sono al vaglio anche eventuali ulteriori sanzioni per il proprietario della palestra. A Carugo invece, in via Garibaldi, i carabinieri hanno fermato e multato un cliente e una prostituta appartati in auto. I controlli saranno capillari su tutto il territorio provinciale per tutta la durata del provvedimento restrittivo.