“Dormitori improvvisati per i frontalieri e richieste di restare in Ticino per un mese, contribuendo a pagare le spese dell’albergo”. Renato Ricciardi, segretariato cantonale dell’Ocst, uno dei principali sindacati svizzeri, denuncia una situazione allarmante per i lavoratori italiani che prestano servizio oltreconfine.
“La situazione nel nostro cantone sta degenerando e in troppi stanno purtroppo esprimendo una totale mancanza di umanità e di senso della realtà – attacca il referente del sindacato – Numerose aziende stanno mettendo in piedi dormitori improvvisati per i lavoratori frontalieri. A queste si aggiungono richieste di non lasciare il cantone nel prossimo mese, aziende che prenotano alberghi per i lavoratori chiedendo loro di contribuire alle spese. Sono prevaricazioni che disgustano. Denunceremo queste situazioni, anche alle autorità competenti”.
Per i frontalieri costretti a restare in Ticino, denuncia ancora l’Ocst, non sarebbe garantita neppure l’assistenza sanitaria, se non a loro spese. “Le norme attuali non garantiscono un’assistenza sanitaria ai lavoratori frontalieri”, attacca Ricciardi. “E’ urgente un cambio di passo – aggiunge il sindacalista – Fermare le attività non indispensabili per consentire di portare avanti esclusivamente i servizi strettamente necessari alla persona”. L’Ocst chiede anche la chiusura delle scuole.