“Tamponi per chiunque abbia avuto sintomi per accertare che non possano più trasmettere il virus al momento del rientro al lavoro”. Il presidente dell’ordine dei medici di Como Gianluigi Spata, presidente anche della Federazione regionale degli ordini dei medici torna a scrivere all’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera per chiedere un incontro urgente.
“Sollecitiamo un incontro sulle numerose tematiche che prevedono il coinvolgimento della professione medica sull’attuale situazione – scrive Spata – La problematica emergente è legata alla futura ripresa del lavoro dei soggetti guariti dalla malattia, intendendo tra essi anche quelli curati a domicilio sia per forme lievi che per polmonite”.
Fondamentale, per i medici di medicina generale accertare la non contagiosità dei singoli. “Questa situazione ripropone la necessità di valutare, in questa seconda fase dell’emergenza epidemica, il corretto utilizzo dei test diagnostici – scrive il presidente della Federazione regionale – I numerosi pazienti trattati a domicilio per forme lievi e i pazienti trattati a domicilio per polmonite, senza essere stati sottoposti a test, non vengono sottoposti ad alcuna indagine preliminare alla ripresa del lavoro”.
“L’indicazione di attendere quattordici giorni dopo la guarigione clinica prima della ripresa del lavoro – continua Gianluigi Spata – appare inaffidabile e non tale da garantire, alla riapertura graduale delle attività, dal rischio di una importante e drammatica diffusione dell’epidemia. E’ necessario sottoporre tutti i pazienti che abbiano avuto sintomi, anche lievi e anche trattati a domicilio, ad un test che garantisca, per quanto possibile, la non contagiosità alla ripresa del lavoro”.