“Siamo in difficoltà, aiutateci”. L’ordine ospedaliero Fatebenefratelli – che gestisce anche il presidio di Erba, nel quale attualmente sono in cura 70 pazienti Covid – lancia un appello disperato, a firma del direttore generale Roberto Spada. “Non passa inosservata una certa distanza da parte delle istituzioni, come se il nostro status di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto, e quindi tecnicamente di ente privato ancorché equiparato al pubblico – precisa Spada – ci privasse di ogni diritto di essere tenuti in debita considerazione da parte del sistema sanitario nazionale nella distribuzione di presidi e medicinali necessari ad affrontare l’emergenza in atto. Abbiamo aperto ovunque le nostre strutture ai pazienti Covid-19 come richiesto dai diversi Servizi Sanitari Regionali, ma non siamo più in grado di reggere oltre senza un concreto supporto sul fronte degli approvvigionamenti dei farmaci e dei DPI necessari a proteggere i nostri pazienti e il nostro personale”
Sul tema è intervenuto a stretto giro Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd. “Non solo Erba, anche l’ospedale Valduce di Como ha fatto i conti con le stesse problematiche pur avendo assorbito in questi giorni una buona parte dell’onda d’urto dell’epidemia. Pur private, queste strutture si sono adeguate alle indicazioni regionali, senza risparmiarsi. Ricordiamo che proprio a Erba è stato ricoverato il primo paziente Covid-19 del comasco. Non è questo il momento per Regione Lombardia di voltare le spalle a queste strutture: piuttosto si intervenga e le si equipari a quelle pubbliche in un momento così difficile come la lotta al Coronavirus”.