Nuovi casi inferiori a mille e segno meno per ricoveri in reparto e anche in terapia intensiva. “Abbiamo numeri positivi – ha sottolineato Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, nell’aggiornamento quotidiano sull’epidemia – Giorno dopo giorno c’è una continua riduzione di tutti gli indicatori e questo è un elemento altamente positivo”.
Lo stesso assessore ha però ripetuto l’appello a non abbassare la guardia. “Lo sforzo di tutti sta producendo risultati ma dobbiamo fare in modo che i numeri risultino ancora più forti e significativi, basta poco per far riprendere il virus e dobbiamo evitarlo. C’è il week-end di Pasqua, ma dobbiamo passarlo a casa. Questo potrebbe essere il preludio per ricominciare, seppure lentamente, una vita diversa, con mascherine e distanziamento sociale, ma per poter in qualche modo ricominciare un’attività. C’è la necessità dell’ultimo grande sforzo”.
I numeri vedono il totale dei positivi arrivato a quota 52.325, con una crescita di 791 rispetto a ieri. I pazienti ricoverati sono calati di 81 e sono oggi 11.833. E’ il secondo giorno di diminuzione dei ricoveri e anche dei pazienti in terapia intensiva, che sono oggi 1.305, con una riduzione di 38. I guariti sono 635 in più per un totale di 14.498.
Il numero dei defunti purtroppo cresce ancora, ma anche in questo caso l’aumento è inferiore rispetto ai giorni scorsi Le persone che hanno perso la vita in Lombardia sono 9.484, con una crescita di 282.
A Como l’aumento è inferiore rispetto a ieri ed è di 52 nuovi casi per un totale di 1.525.
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha annunciato l’approvazione di un test sierologico. “Fin dal primo momento la nostra scelta è stata di prudenza e di ascolto della scienza – ha detto Fontana -. Ora possiamo dire che uno test valido è stato individuato al Policlinico San Matteo di Pavia. E’ un test che evidenzierà tramite un prelievo di sangue chi ha sviluppato gli anticorpi. Entro due settimane ci sarà la certificazione Ce e poi si potrà partire con i test e gli esami sulla popolazione”.