La ripartenza del turismo e delle attività collegate sarà un “problema serissimo”.
Alberghi e ristoranti sono i primi a essersi fermati e, probabilmente, saranno i più complicati da far ripartire.
La situazione di emergenza viene descritta dai segretari lariani di Cgil e Uil, Giacomo Licata e Salvatore Monteduro. “Per le attività produttive, per l’industria – spiega Giacomo Licata, segretario della Cgil di Como – ci stiamo confrontando con Confindustria. In linea generale, vorremmo evitare fughe in avanti territoriali. Le riaperture devono stare in quadro di norme e tempi almeno regionale, se non nazionale. Il problema più grave – continua il segretario della Cigl – è nel turismo comasco: 15mila persone ferme, tra alberghi e ristorazione. Questo è il settore più critico, che avrà maggiore bisogno di sostegno economico. Bisognerà cercare di intercettare e aiutare il turismo nazionale, la domanda interna.
“La situazione del settore turistico è drammatica – aggiunge il segretario Uil del Lario Salvatore Monteduro – parliamo dell’unico comparto che ha retto alla crisi del 2008, anzi, è cresciuto di anno in anno. Chi lavora nel turismo ha un doppio problema: la difficile ripartenza e il rischio di contagi di ritorno per clienti che arrivano da Paesi meno prudenti del nostro”.