Patrizia Baffi fa un passo indietro. Il consigliere regionale di Italia Viva, nominato presidente della commissione d’inchiesta sulla gestione lombarda dell’emergenza coronavirus, ha rassegnato le dimissioni al presidente del consiglio Alessandro Fermi.
“Poiché credo fermamente nell’importanza della commissione d’Inchiesta, che avrà il compito di fare chiarezza sull’emergenza sanitaria che ha tanto segnato la nostra regione e le nostre vite e che dovrà anche portare all’avvio di un percorso di revisione della riforma sanitaria regionale, rassegno le mie dimissioni dalla carica di presidente, nella speranza che ciò possa contribuire a ristabilire un clima favorevole allo svolgimento dell’importante lavoro che ci aspetta”.
Le opposizioni in consiglio regionale avevano annunciato di non prendere parte ai lavori di commissione, criticando aspramente l’assegnazione della presidenza a Italia Viva, che consideravano espressione della maggioranza.
Le dimissioni di Patrizia Baffi sono state quindi interpretate come un segnale distensivo. “Ringrazio Patrizia Baffi per il passo indietro e per il senso istituzionale. Invitiamo la maggioranza a mettere fine ai teatrini e a procedere con l’elezione di un nuovo Presidente che sia espressione della volontà delle minoranze”, commenta Dario Violi del Movimento 5 Stelle. Anche il Pd ha accolto con favore questo passaggio, mentre Viviana Beccalossi – gruppo misto – ha parlato di “pressioni vergognose” sull’ex presidente Baffi.