A Como si torna a nuotare, almeno a Casate, l’unica piscina che è riuscita a riaprire. Nel primo giorno di attività, il meteo non è stato favorevole e vasche e spazi all’aperto sono rimasti vuoti, ma all’interno qualcuno si è impegnato nelle prime bracciate. Il numero massimo di bagnanti, al momento, per le misure imposte dall’emergenza sanitaria, è di 200.
La piscina di Casate è gestita da Como Servizi Urbani. Le vasche, da oggi sono aperte tutti i giorni dalle 10 alle 19. La struttura era chiusa dal 9 marzo scorso e nelle ultime settimane sono stati effettuati tutti gli interventi richiesti dai protocolli, a partire da svuotamento e riempimento completo della vasca, controllo dell’impianto, sanificazione di tutti gli spazi.
Le norme attuali prevedono percorsi di entrata e uscita distinti, limite di utenti e contingentamento delle presenze negli spogliatoi e nelle vasche. “Stiamo predisponendo un sistema di prenotazione con una App – fanno sapere i gestori – Per il momento si consiglia di contattare prima la piscina per verificare la disponibilità di accesso telefonando allo 031-505118, in modo da evitare attese e permettere una migliore gestione delle presenze e dei tempi per lo svolgimento delle attività previste dai protocolli di prevenzione”. Il bar interno è aperto ed è garantito il servizio di noleggio di lettini e ombrelloni. I minori di 16 anni devono essere accompagnati da un maggiorenne convivente. Le tariffe sono invariate rispetto all’anno scorso: 6 euro giornaliero adulti, 3,20 euro bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni.
Casate al momento resta l’unica piscina aperta. Il lido di Villa Olmo, pronto a ripartire, resta chiuso perché il Comune non ha accolto la richiesta dei gestori di una drastica riduzione del canone di concessione. Nelle scorse ore intanto, Pallanuoto Como ha annunciato la prossima apertura del “Lido di Como”, in viale Geno. L’impianto, al centro di una lunga contesta per la gestione, entro fine mese dovrebbe essere riconsegnato ufficialmente a Pallanuoto Como. “Saranno necessari alcuni lavori naturalmente – sottolinea il presidente Giovanni Dato – ma l’impianto è stato utilizzato fino al novembre scorso e pensiamo dunque che le condizioni siano buone. Intendiamo aprire prima possibile”.