Tre sfide ma anche tre eterne incompiute: Villa Olmo, il piroscafo Patria e l’ex cineteatro Politeama. La storica dimora neoclassica in via Cantoni a Como, con il suo parco, è in cerca d’autore con una fondazione pubblico-privata che ne gestirà il compendio, e si è parlato di affidare allo stesso soggetto anche i musei civici. Il Comune proprietario della struttura dal 1925 corre ai ripari e martedì prossimo ha indetto un summit proprio a Villa Olmo, condotto dall’assessore al Commercio Marco Butti al fianco dell’assessore al Turismo Carola Gentilini. «Avremo quattro tavoli operativi di consultazione – anticipa Butti – con una decina di soggetti ciascuno tra operatori della cultura e della filiera dell’accoglienza e altre associazioni di categoria, dal Museo della Seta all’Ordine degli Architetti. Non nascondiamoci di fronte a facili illusioni: non sappiamo come andrà. Gli alberghi sono vuoti e se il contagio negli Stati Uniti non accennerà a diminuire le prospettive non sono certo buone per il nostro turismo. L’incertezza richiede di non sprecare alcuna occasione di confronto».
Altro fronte aperto è quello del Patria. Sulla vicenda del piroscafo storico nato nel 1926 e da anni ormeggiato davanti a Villa Olmo, si era aperto uno spiraglio di speranza, con l’attesa autorizzazione dalla Soprintendenza all’«uso individuale del bene». L’atto autorizza la Provincia di Como a concederne l’uso alla Como Lake Steamship Company Snc, società vincitrice del bando per la sua gestione. Poi però è arrivato il Covid 19 e il natante è rimasto al palo, dove è preda delle intemperie. Uno dei due titolari della società, Enrico Guggiari, ha incontrato l’amministrazione provinciale e venerdì avrà un incontro con il direttore della navigazione per capire se potrà contare su pontili e bacini di carenaggio. Servono circa 3 milioni di euro per realizzare sul Patria le migliorie previste e in tutto circa un anno di lavoro, tra progetto esecutivo, assunzione e formazione dell’equipaggio.
Una questione irrisolta è poi il futuro dell’ex cineteatro Politeama, fermo dal 2005 e comunale per oltre l’80%. A fine mese si terrà l’assemblea dei soci della Società Politeama. «Conto di avere riscontri positivi per le iniziative che abbiamo in cantiere per salvarlo, – conclude Butti – ma le infiltrazioni di umidità deteriorano la struttura in modo esponenziale ogni giorno che passa».