Una vincita di poche centinaia di euro al Bingo, una discussione sulla spartizione del denaro, le coltellate. E’ finita nel sangue la serata di due amici di 64 e 63 anni, uno ricoverato al Sant’Anna in gravi condizioni e l’altro in carcere al Bassone con l’accusa di tentato omicidio, rapina e minaccia aggravata. Un episodio di violenza scaturito da una lite per la divisione dei soldi vinti assieme dai due uomini in un locale.
L’aggressione è avvenuta in un parcheggio a Bregnano, in località Puginate, poco dopo l’una della notte tra domenica e lunedì. Vittima e presunto aggressore, un 64enne di Vertemate con Minoprio e un 63enne di Bregnano, entrambi pensionati, avevano trascorso la serata in una sala Bingo dove avevano giocato insieme, come sembra avessero fatto già altre volte. Dal locale, i due sono usciti con circa 500 euro vinti durante la serata.
All’uscita, entrambi sono saliti sull’auto della vittima per raggiungere il parcheggio in cui il 63enne aveva lasciato la sua vettura, a poca distanza. Nel tragitto, tra i due amici sarebbe nata una discussione sulla divisione della somma. Arrivati a Puginate, la lite sarebbe degenerata e il 63enne, Leonardo Denichilo, avrebbe estratto un coltello e colpito ripetutamente l’amico, raggiunto da una quindicina di fendenti. La vittima, ferita in modo grave, si è accasciata a terra e perdeva molto sangue.
L’aggressore, senza chiamare i soccorsi si è allontanato con la macchina della vittima, dopo aver anche minacciato una giovane che per caso aveva assistito alla violenza, intimandola di stare in silenzio. La donna ha subito chiamato i soccorsi e a Puginate, con l’automedica del 118 e l’ambulanza della Croce Rossa di Lomazzo sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Cantù. Il ferito è stato trasportato in gravi condizioni al Sant’Anna. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
I militari dell’Arma hanno avviato subito le ricerche e sono risaliti rapidamente al presunto aggressore, che aveva riportato l’auto della vittima davanti alla sala Bingo ed era tornato a casa. Davanti ai militari avrebbe confessato e fatto trovare il coltello. E’ stato arrestato ed è in carcere al Bassone in attesa dell’interrogatorio. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Maria Vittoria Isella.