Docenti e operatori scolastici comaschi hanno partecipato in massa al programma di screening Covid-19, proposto a tutto il personale in vista dell’avvio del nuovo anno. L’adesione era volontaria e oltre il 70% dei destinatari della campagna ha risposto alla campagna per l’esame sierologico. La percentuale dei positivi sul territorio dell’Ats Insubria complessivamente è stata di poco superiore al 2%. A Como il dato si è attestato al 3,7% circa e in tutti i casi il successivo tampone ha dato esito negativo.
La campagna si è chiusa il 18 settembre scorso e ha coinvolto tutte le scuole pubbliche e private, dagli asili nido agli istituti superiori. Ats Insubria ha gestito 21.043 prenotazioni, alle quali si aggiungono 458 test eseguiti direttamente dai medici di medicina generale che hanno partecipato allo screening. In provincia di Como, a fronte di 6.543 test, sono stati 245 quelli con esito positivo, seguito però poi dal tampone, risultato in tutti i casi negativo.
“L’adesione è stata superiore a ogni aspettativa – commentano i vertici di Ats Insubria -. Se consideriamo le tempistiche, che ci hanno visti impegnati a far partire la macchina organizzativa in soli cinque giorni non possiamo che essere davvero soddisfatti del lavoro di squadra che ha dato risultati concreti e fornito un contributo costruttivo ai bisogni di salute della popolazione, in un momento storico come questo”.
Tra Como e Varese, degli oltre 18mila test eseguiti i positivi sono stati 401. “Un altro aspetto interessante – conclude Ats Insubria – è dato dal fatto che tutti i soggetti risultati positivi al test sono risultati negativi al tampone per la ricerca molecolare del Sars-Cov2”.