Una macchina che risultava senza assicurazione nonostante la proprietaria dichiarasse di averla pagata, mostrando anche il relativo contrassegno. E’ partita da questo episodio un’indagine della polizia locale di Cantù che ha portato i vigili fino a Caserta per portare alla luce un falso broker e una truffa sulle assicurazioni, una trappola nella quale potrebbero essere caduti senza saperlo numerosi automobilisti.
L’indagine della polizia locale è stata avviata nel dicembre dello scorso anno. Una macchina fermata per un controllo, dalla banca dati è risultata non assicurata. La donna alla guida, 35enne canturina, ripeteva di aver pagato l’assicurazione, mostrando anche il certificato di una nota compagnia assicurativa. Contattata, la società ha subito notato che i moduli in possesso della donna non corrispondevano a quelli ufficiali.
Gli agenti hanno deciso di approfondire la situazione, anche perché la donna aveva le ricevute dei pagamenti fatti a un presunto broker della compagnia assicurativa, peraltro non solo per la sua auto ma anche per quella del marito. I coniugi hanno fornito ai vigili i contatti dell’uomo al quale si erano affidati per l’assicurazione, che si presentava ai clienti come un broker accreditato. L’uomo in realtà altro non era se non un truffatore, che si spacciava per agente di una compagnia assicurativa realmente esistente senza esserlo, incassando così i soldi degli ignari automobilisti, che viaggiavano poi, senza saperlo, privi di assicurazione. La compagnia, estranea ai fatti, ha denunciato a sua volta il sedicente broker, un quarantenne residente nel Casertano, a Santa Maria Capua Vetere, e un suo “collaboratore”. Uno dei due aveva già precedenti per truffe assicurative telefoniche.
Nell’indagine è finita anche una trentenne beneficiaria dei conti sui quali transitavano le somme versate dai clienti. L’accusa è di truffa e falsità materiale aggravata. L’inchiesta prosegue per individuare altre possibili vittime.