Più attenti alla spesa e “a non sprecare nulla”. Anche al ristorante. I cittadini lariani rivoluzionano in era post Covid le abitudini di acquisto e consumo e si scoprono più attenti e virtuosi nelle scelte.
Il dato emerge dal quadro tracciato dalla Coldiretti Como Lecco, sulla base di dati Ismea, che ha visto i consumi alimentari segnare un calo del 10% nel 2020: l’effetto è dovuto al crollo del canale della ristorazione, che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica, accusando un taglio complessivo di ben 24 miliardi nel 2020 per effetto dell’emergenza coronavirus
Dati che si riflettono anche sulla provincia di Como, anche se la ripresa del turismo – e dagli arrivi da Svizzera e centro Europa negli ultimi due mesi – smorza le percentuali e fa sperare in una ripresa.
Resta il fatto che la spesa per mangiare dei consumatori è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010.
“Un andamento che – rimarcano il presidente di Coldiretti Como Lecco, Fortunato Trezzi e il presidente dell’Associazione AgriMercato di Campagna Amica, Francesca Biffi – sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari simbolo del “made in Lario”: formaggi, salumi, miele ma anche vino, carne, frutta e verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.
Intanto, al ristorante si consolida la “nuova” tendenza della cosiddetta doggy bag, il contenitore per portare via il cibo lasciato nel piatto ed evitare così che venga buttato. Una possibilità che piace ad almeno un consumatore su tre, che quando esce dal ristorante, si porta sempre, spesso o almeno qualche volta a casa quanto non consumato.