Commissione regionale d’inchiesta sull’emergenza Covid: la presidenza va a Italia Viva e il Movimento 5 Stelle s’infuria.
Alla terza convocazione Patrizia Baffi, lodigiana di Italia Viva, ha ottenuto 46 voti. A Jacopo Scandella (PD) 28 voti, 3 a Michele Usuelli (+Europa – Radicali).
“Come minoranze abbiamo chiesto l’istituzione di questa commissione d’inchiesta, la prima in Europa, perché consapevoli che dobbiamo fare chiarezza, verificare gli errori e appurare le responsabilità –ha detto Patrizia Baffi – ma credo anche che questa commissione rappresenti per la Regione Lombardia una grande opportunità per fare una autodiagnosi che ci aiuti a definire e individuare una cura efficace. Auspico pertanto che si possano individuare e definire contributi e indirizzi per superare le carenze e i problemi che ci sono stati nel sistema regionale”.
La commissione dovrà conclude il lavoro entro un anno.
Ma il passaggio di oggi fa infuriare il Movimento 5 Stelle: “Con l’elezione di una presidenza non neutrale, la Commissione d’inchiesta non ha senso di esistere: è una farsa – attacca Dario Violi, consigliere pentastellato – Alle minoranze spetta la presidenza della Commissione e le nostre indicazioni, con 28 voti su un candidato, sono state chiarissime. La maggioranza ha eletto una sua candidata, che fa parte di Italia Viva, partito che oggi entra a tutti gli effetti nel centrodestra. Non parteciperemo ai lavori di una Commissione d’inchiesta che non offre nessuna garanzia per una valutazione imparziale. Stiamo pensando di avviare un gruppo di lavoro delle minoranze sulla pandemia”.