La Svizzera, almeno per il momento non ha in programma la chiusura delle frontiere. Così almeno è emerso ieri nell’ambito di una conferenza stampa sulla situazione della pandemia nella Confederazione Elvetica.
I vertici della sanità rossocrociata hanno fatto il punto sulla situazione anche riguardo le nuove varianti del virus. Sono bloccati i viaggi dai Paesi maggiormente a rischio ed esistono già norme che prevedono la quarantena per i viaggiatori che arrivano ad esempio dalla Gran Bretagna, dall’Irlanda e dal Sudafrica
«La situazione è continuamente monitorata e se servirà verranno prese altre misure. Al momento però la chiusura dei confini con i paesi limitrofi non è prevista», ha spiegato la responsabile della Divisione malattie trasmissibili. «La chiusura della prima ondata era stata giustificata dalla necessità di proteggere le nostre strutture ospedaliere, che stavano arrivano al limite delle capacità. Questo oggi non è il caso, ma ovviamente vigiliamo affinché non si raggiungano i limiti», è stata la precisazione.
Nora Kronig, vicedirettrice della Divisione affari internazionali dell’Ufficio federale della sanità pubblica ha precisato che a livello di Stati Schengen non sono in corso discussioni riguardo le chiusure delle frontiere. Riguardo la richiesta di tamponi per chi varca i confini, è stato però precisato che ogni Paese è libero di chiedere un test negativo a un soggetto che volesse varcare la frontiera.