Più di un’espulsione al giorno nel mese di marzo di cittadini stranieri controllati dalla polizia e risultati irregolari in Italia. Il questore di Como Marco Calì ha firmato 35 provvedimenti di allontanamento dall’Italia per altrettanti immigrati, al termine degli accertamenti degli agenti della questura cittadina.
I provvedimenti sono il risultato di un’intensificazione dei controlli del territorio della polizia di Stato. Nella sola giornata di martedì, tre cittadini stranieri rintracciati nel comasco e risultati irregolari sono stati accompagnati nei centri per i rimpatri di Milano, Gradisca d’Isonzo e Potenza.
Gli agenti delle volanti hanno rintracciato un 33enne algerino, risultato irregolare e già accusato di rapina e reati contro il patrimonio e la persona. Al termine della pena scontata nel carcere del Bassone, è stato accompagnato al centro per i rimpatri di Potenza. Un 40enne marocchino, irregolare e accusato di gravi reati contro il patrimonio è stato trasferito a Milano in attesa del rimpatrio e un 18enne tunisino al quale erano stati contestati reati legati al possesso di armi, allo spaccio di stupefacenti e reati contro il patrimonio è stato accompagnato a Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia per l’allontanamento dall’Italia.
Nei giorni scorsi sono stati adottati provvedimenti analoghi anche per un 22enne egiziano e per un connazionale 20enne che ha ricevuto l’ordine del questore a lasciare il Paese entro sette giorni.
Sono 35 in totale i provvedimenti di espulsione adottati dall’ufficio immigrazione della questura di Como nel mese di marzo, tra allontanamenti dall’Italia di cittadini comunitari, accompagnamenti nei centri per i rimpatri, accompagnamenti alla frontiera e ordini del questore Marco Calì. Gli immigrati irregolari erano originari di Ghana, Tunisia, Georgia, Filippine, Algeria, Nigeria, Marocco e Albania.