Reddito di cittadinanza: il “sogno” del Movimento 5 Stelle – uno dei punti del programma più discussi e, secondo gli analisti, che più ha fatto presa nelle regioni del Mezzogiorno – rischia di presentare un conto salatissimo alle casse pubbliche.
Solamente in provincia di Como, potrebbe costare almeno 400 milioni di euro all’anno. Una stima per difetto, calcolata con i dati disponibili. Un esercizio di matematica, se si vuole, che serve tuttavia a dare una dimensione, pur approssimativa, ai costi del reddito di cittadinanza.
Il Movimento 5 Stelle intende far sì che tutti i cittadini percepiscano almeno 780 euro al mese.
Un reddito garantito a chiunque sia maggiorenne, disoccupato, pensionato o lavoratore e non arrivi a questa soglia mensile.
In provincia di Como esistono 21mila disoccupati (ultimo dato Istat). Dare a 21mila persone 780 euro costerebbe 16 milioni e 380mila euro al mese.
Poi, i pensionati. Como ne conta – dati sempre Istat – 5.604 che prendono fino a 250 euro al mese, 10.304 che prendono fino a 500 euro al mese e 23.206 con una pensione fino a 750 euro al mese.
Calcolando per ciascuno gli importi necessari a raggiungere i 780 euro mensili, si arriva a un costo mensile vicino ai 23 milioni di euro, sommando la cifra necessaria a disoccupati e pensionati.
A questi si aggiungono poi circa 13mila persone in provincia di Como che non studiano e non lavorano, che “costerebbero” altri 10 milioni al mese.
Il totale mensile è di circa 33 milioni al mese. Ossia, circa 400 milioni di euro all’anno.