Un giorno dopo l’ultima alluvione a Laglio e a meno di un anno dal disastro causato dal maltempo del 2021, la protezione civile e i vigili del fuoco sono di nuovo al lavoro per mettere in sicurezza il comune affacciato sul Lago di Como.
Lavori che nelle ultime ore si sono concentrati per scavare tra il materiale portato a valle dalla pioggia (fango, detriti, pietre) e per liberare il tombotto (ossia il canale di scolo sotterraneo). “Le idrovore hanno pulito i punti principali del comune” ha spiegato il vicesindaco di Laglio Giordano Cetti. “Nei prossimi giorni organizzeremo un’assemblea in sala consiliare per chiarire una volta per tutta la situazione al pubblico” continua Cetti.
Spiegazioni che i residenti attendono. Per la terza volta in meno di 12 mesi i cittadini si confrontano con un problema che speravano risolto. L’alluvione di ieri infatti ha messo in ginocchio non solo chi vive a Laglio ma anche chi lavora nel settore dell’accoglienza. “La strada che attraversa Laglio è ancora chiusa ed è difficile stabilire un cronoprogramma” spiega il vicesindaco Cetti. Sulla provinciale 71 (la vecchia Regina), da ieri il traffico è interrotto a causa della frana. E dalla Provincia di Como non è ancora arrivata una data sulla riapertura del tratto, per altro molto trafficato soprattutto in questa stagione (e soprattutto dai turisti). “Non sempre la professionalità e l’impegno possono ovviare alla endemica mancanza di figure professionali e ad un organico nettamente inferiore alle necessità del territorio” commenta il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca.
“La Regione con ogni probabilità interverrà con un procedimento simile a luglio scorso per mettere in cantiere interventi per liberare i territori da ammassi di fango e detriti “spiega il prefetto di Como Andrea Polichetti e aggiunge “la speranza è di proseguire velocemente con i lavori di messa in sicurezza i cui iter burocratici erano già stati avviati ma non tutti conclusi”. Ieri il sopralluogo dei tecnici della Regione e l’avvio del processo per la consegna dei lavori alle imprese. Per quanto riguarda i fondi, spiega sempre il vicesindaco di Laglio: “Ne abbiamo una parte a disposizione per calamità naturali, e la Regione contribuisce per i primi interventi di emergenza”. Cetti poi aggiunge: “Difficile quantificare i danni che però secondo una prima stima potrebbero essere nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro”.
Intanto, l’instabilità metereologica che caratterizza questi giorni, desta non poche preoccupazioni. Ma Laglio- chiarisce il vicesindaco- “è sicura” e i cittadini non sono stati evacuati.