(ANSA) – BOLZANO, 16 MAG – E’ morta ieri, all’età du 106 anni, la sudtirolese Hermine Mayr Orian, conosciuta alla stampa italiana e austriaca per la sua lotta per riavere la cittadinanza austriaca. "Sono nata austriaca e voglio morire austriaca", aveva ribadito in più occasioni, ma Vienna non ha mai accolto la sua richiesta. Hermine Aloisia Mayr è nata il 23 aprile 1919 a Cortaccia. Il Sudtirolo all’epoca era ancora austriaco, seppur già occupato dall’esercito italiano, e solo pochi mesi dopo, con la firma dell’accordo di Saint Germain, sarebbe passato ufficialmente all’Italia. Sotto il fascismo insegnò tedesco nelle scuole clandestine, le cosiddette ‘scuole delle catacombe’. Con il matrimonio divenne la signora Orian e poi madre di due figli. Viveva con uno di loro a Scena, sopra Merano. Da una decina di anni la bisnonna inseguiva il sogno di tornare ad essere austriaca. L’anno scorso aveva ricevuto la Croce al Merito del Land Tirolo. Il movimento patriotico tirolese Andreas Hofer Bund, che da tempo aveva adottato la causa, pochi giorni fa, per il suo 106/o compleanno, aveva fatto gli auguri alla "nonna del Tirolo". "Anche se a Hermine viene negata la cittadinanza austriaca, ci si deve chiedere chi, se non lei, è una vera austriaca? Hermine Orian è più austriaca del vecchio, ideologicamente confuso fumatore accanito della Hofburg", aveva scritto il segretario dell’ Andreas Hofer Bund, Alois Wechselberger, riferendosi al presidente austriaco Alexander Van der Bellen. "Ha anche più carattere, dignità e onore di ogni singolo membro del governo austriaco precedente e attuale", aveva aggiunto. Comunicando la morte della signora Hermine l’associazione parla di un "tradimento dell’Austria all’Alto Adige". (ANSA).