(ANSA) – ROMA, 19 MAG – Il difensore di Jennifer Umen, la 29enne accusata di avere partorito il suo terzo figlio in bagno e di averlo ucciso annegandolo nel water, presenterà ricorso al tribunale del Riesame per chiedere l’attenuazione della misura cautelare. L’istanza è stata presentata dall’avvocato Andrea Palmiero al termine dell’interrogatorio di garanzia svolto oggi davanti al gip di Velletri, Gisberto Muscolo. L’indagata, accusata di omicidio volontario aggravato, ha sostanzialmente ribadito quanto affermato nel corso delle indagini condotte dalla polizia. La donna ha sostenuto "che non sapeva di essere incinta e di non essersi accorta di nulla". Il 12 ottobre scorso la donna, madre già di due bambini, si è recata a casa di amici a Montecompatri, centro in provincia di Roma. "Abbiamo bevuto molto quella sera – ha detto davanti al giudice -, ero ubriaca e mi sono sentita male. Sono andata in bagno e ho avuto una emorragia. Non ho esperienza di parti perché i miei due altri figli li ho avuto con il cesareo – ha aggiunto la donna -. Amici hanno allertato i soccorsi e sono stata portata in ambulanza al pronto soccorso". Per l’accusa la donna avrebbe assunto dei farmici per provocarsi un aborto. (ANSA).