(ANSA) – BOLOGNA, 15 OTT – Partigiano della brigata Bolero, Armando Gasiani fu prima rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna, poi deportato a Mauthausen, dove morì suo fratello. Morto nel 2021, ha deciso di lasciare i risparmi della sua vita (oltre centomila euro) all’Anpi di Bologna che ha deciso di utilizzare questa somma per finanziare i viaggi della Memoria, per portare i ragazzi a vedere i luoghi dove avvenne lo sterminio. "Abbiamo deciso – dice la presidente dell’Anpi di Bologna Anna Cocchi – di utilizzare questa somma per finanziare i viaggi di studio per le scolaresche nei campi di concentramento e sterminio. Una decisione presa, non solo per onorare la memoria del nostro caro Armando, ma anche per dare un chiaro segnale politico a chi, con importanti responsabilità di governo, ritiene che si tratti solo di gite e che la storia possa essere riscritta negando l’evidenza dei fatti". Il riferimento è alle dichiarazioni dei giorni scorsi della ministra Eugenia Roccella. "Di fronte a troppi tentativi di riscrittura della storia – prosegue Cocchi – vedere e toccare in prima persona, emozionarsi e commuoversi, può far comprendere ai più giovani cosa è stato l’orrore e cosa abbia comportato la nefasta ideologia di morte nazifascista". Gasiani non ha voluto parlare della sua esperienza per oltre mezzo secolo, finché la visione del film ‘La vita è bella’ di Benigni gli ha fatto cambiare idea. Da allora, fino a che la salute glielo ha permesso, ha portato nelle scuole italiane il valore della sua testimonianza. (ANSA).